L'esperimento ebbe inizio quando il prof Manfredini ci fece andare accompagnati, a gruppi d 6 o 7 persone, nella camera oscura. Qui dentro c'erano due lampadine che però non emettevano troppa luce e anche le 3 vasche trovate in precedenza nell'esperimento del chimigramma. Una volta chiusa la porta, e quindi oscurata completamente la stanza, il prof Manfredini ha diviso le persone lì presenti in gruppi da 2 (per non sprecare troppa carta fotosensibile) e poi ha tirato fuori dei foglietti di carta fotosensibile. Ogni gruppo doveva creare un immagine, tramite l'utilizzo della luce e delle 3 vasche del chimigramma, con degli oggetti lì presenti. Una volta deciso come doveva venire fuori la foto e messi gli oggetti in posizione sopra il foglio fotosensibile per creare la fotografia, il prof ha usato la torcia del telefono sopra il foglio per circa 4/5 secondi, ma così facendo il foglio rimase sempre bianco. Per mostrare l'immagine finale, in bianco e nero, il foglio è stato immerso prima per 30 secondi nel fissaggio, poi per 20 secondi nell'arresto e poi per altri 30 secondi nello sviluppo. Una volta fatto tutto il foglio è stato lavato sotto acqua corrente fredda, per poi essere lasciato ad asciugare. Il risultato finale era una immagine con sfondo nero e con gli oggetti utilizzati da noi in precedenza in bianco. Questo è la foto fatta da me e Kevin Di Liddo:
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Spero che questa spiegazione vi sia piaciuta e noi ci sentiamo alla prossima settimana.
Ciao a tutti!