Hi!
Anche oggi parleremo di un altro procedimento fotografico, ovvero il foro stenopeico.
Per osservare il funzionamento del foro stenopeico, abbiamo preso una scatola di biscotti e l'abbiamo dipinta di nero all'interno per ricreare una camera oscura portatile.
In una stanza buia ,abbiamo inserito all'interno della scatola, un foglio con la parte non fotosensibile attaccata al fondo .
Dopo aver fatto un foro sul coperchio e averlo chiuso con un po' di nastro adesivo, siamo andati nel giardino della scuola e abbiamo scattato questa fotografia:
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negativo |
Poi ci siamo chiesti come si poteva rendere l'immagine positiva e come potevamo rendere la foto uguale alla realtà.
Sapendo che la carta fotosensibile è trasparente, è bastato sovrapporla sopra a un'altro foglio fotosensibile illuminandola in una camera oscura con una torcia. Non sapevamo per quanto doveva essere illuminata quindi abbiamo fatto delle prove prendendo una striscia di carta fotosensibile illuminandole per pochi secondi.
Dopo aver capito il tempo di illuminazione con sopra la nostra foto in negativo, siamo passati a realizzarla.
Ottenendo ...
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positivo |
Il foro stenopeico utilizza due principi, il Principio chimico (spiegazione) e il Principio Ottico su cui si basa la fotografia.
Per fare una foto con questo metodo occorre una semplice scatola chiusa che riproduca una camera oscura e un piccolo foro su una faccia che lascia entrare la luce. Otterremo un'immagine capovolta e speculare.
Bisogna sapere che più il foro è piccolo più l'immagine sarà nitida e precisa.
Va ricordato di coprire sempre il foro con un nastro adesivo e di lasciare passare la luce solo quando si vuole scattare la foto altrimenti la carta fotosensibile inizierà subito la fase di annerimento.